Quando ti si para di fronte una band proveninte da San Francisco con un monicker quale The Resistoleros, non puoi fare a meno di pensare a quella gloriosa compagnia americana, la H.B. Fuller, produttrice di colla ed in particolare del Resistol. Prodotto che riportava sulla confezione uno slogan profetico e beffardo quale: "You stick it and it never comes unstuck!" (Si attacca e non si stacca più!, n.d.r.). Davvero potente, un pò come le proverbiali doti della Super Attack, peccato che il Resistol è stato utilizzato da molti ragazzi, soprattutto nel Centro America, i quali erano soliti sniffarlo per sballarsi ed erano stati per l'appunto ribattezzati Resistoleros. Lessi tutto questo qualche tempo fa sulle pagine multimediali di qualche sito, e posso assicurarvi che era stata pure intentata una causa contro la H.B.Fuller ma oggigiorno non ne conosco gli esiti, quindi ignoro se questa pericolosa moda sia stata stroncata o sia ancora in uso. Quello invece del quale sono sicuro è che questo "Rock'n'Roll Napalm", album di debutto dei The Resistoleros, uscito nel 2003 per la Steel Cage Records è un concentrato di devastante rock'n'roll fra rimandi più o meno celati a Stooges, Dead Boys, Rolling Stones, Sex Pistols, Rose Tattoo, MC5, etc. Insomma uno di quei lavori che ti fanno sorridere, per il loro gusto prettamente retrò, considerando che il biglietto del treno di un paio di gioni fa, opportunamente obliterato (fatelo o vi appiopperanno 25€ di multa, senza badare a giustificazione di sorta. Sono solo F.S.!) segna 2004 ma che ti spediscono su di un aereo in decollo se sostieni che lo spirito del vero rock'n'roll sia morto qualche decade fa. Che rock'n'roll Exploders, mica uno scherzo, questi ramazzano e rollegiano come i migliori guru del genere ed hanno pure il coraggio di ammetterlo senza tanti problemi dato che il frontman SammyTown, membro fondatore dei Fang, dichiara tramite le note interne del booklet: "Vogliamo sbevazzare come Sid, apparire come Billy e fottere come Iggy!". Sì, la missione è questa ed è centrata in pieno, poiché i 13 episodi con i quali i Resistoleros mi intossicano sono davvero densi e pericolosi come il Napalm. L'opener "Desperate Times" suona come il perfetto tratto d'unione fra gli Stooges di "Raw Power" ed i Dictators di "Bloodbrothers", così per una volta saranno d'accordo tutti quanti: sia i figli di Iggy che le minoritatie creature Manitobiane. Deraglia nel ritmo e puzza persino di Ramones nel refrain l'autocelebrativa "Resistoleros", mentre il fondamentale "Kick Out The Jams" targato MC5 viene rispolverato nel chiassoso e distorto delirio della title track. E' un amina fra Thunders n' Stones ad imbottire l'egregia "Break Mine Off", una canaglia che ti salta in groppa al primo ascolto per non mollarti più, senza il bisogno der Pupone e di decoder di sorta! La morsa non si allenta, il veleno è iniettato senza tregua e nulla può arrestare la furia di questi furiosi Rock'n'Roll Outlaws, a dimostrarlo sono una serie ridondante di veri e propri inni del genere quali "Juice Boy", "Assault & Battery" e la conclusiva "Caught With Your Painties Down", irruenta e infarcita da iper viscerali chitarre infuocate di fronte all'altare dei Rose Tatoo. Con i timpani bombardati da o "Rock'n'Roll Napalm" posso fare volentieri a meno dell'epoca digitale e non resta che rimpiangere a tutto spiano i suoni analogici ed il vetusto vinile. Così l''irrazionale e fulgido fascino del passato ritorna e i Resistoleros strappano il biglietto verso le strade dell'inferno!

Recensione realizzata da Bruno Rossi